Le domande del questionario sono state pensate per valutare lo stato di salute, lo stile di vita, i farmaci e i viaggi dalla sua ultima presentazione. Sulla base delle risposte fornite il medico deciderà se potrà donare in tutta sicurezza per sé e per i pazienti che riceveranno il suo sangue. Il questionario è previsto dalla Normativa nazionale (DM 2 novembre 2015) ed europea.

Tutte le donazioni di sangue vengono testate per i virus (HIV, epatite B, epatite C, ecc.) ma c’è un periodo di tempo in cui, nei test eseguiti su una persona appena infettata da un virus, tale infezione può non essere rilevabile (il cosiddetto “periodo finestra”). Per tale motivo una accurata e veritiera compilazione del questionario e un franco colloquio con il medico sono momenti essenziali della donazione.

Le donne che hanno avuto un aborto o una interruzione volontaria di gravidanza sono sospese temporaneamente per 6 mesi dalla donazione di emocomponenti.

Se non è stato usata attrezzatura monouso (dichiarazione del medico) o se non si è sicuri di ciò, si può donare solo dopo 4 mesi dall’ultima procedura.

L’abuso cronico di alcool è causa di non idoneità alla donazione. L’eventuale consumo di alcool nelle ore prima della donazione può determinare alterazioni degli esami ematici con conseguente eliminazione della donazione.

Non è consigliabile donare il sangue durante l’allattamento perché alcuni elementi essenziali per la formazione delle cellule del sangue sono essenziali anche per l’alimentazione del neonato (ad es. il ferro). In ogni caso devono trascorrere sei mesi dal parto.

No nei periodi in cui l’allergia provoca manifestazioni.

Per proteggere la sua salute e sicurezza non è idoneo definitivamente alla donazione.

Se gli antibiotici vengono presi per il trattamento di una infezione esistente, l’infezione deve essere stata completamente risolta; l’assunzione degli antibiotici deve essere stata terminata almeno 15 giorni prima della donazione.

L’assunzione di un antidepressivo maggiore è generalmente un motivo di sospensione. Se si assumono sporadicamente ansiolitici o ipnotici e si sta bene fisicamente, generalmente si può donare; siete comunque invitati a parlare con il medico che vi darà informazioni sulla vostra idoneità.

Vi sono molte forme di aritmia e diversi trattamenti; si prega parlare con il medico selezionatore per discutere l’idoneità.

Sì, se sta bene e se sono passati almeno cinque giorni dall’ultima assunzione. Se gli antinfiammatori vengono assunti per una malattia cronica si prega parlare con il medico selezionatore.

Le linee guida prevedono la sospensione per almeno 4 mesi per persone che hanno avuto rapporti sessuali con persone sconosciute e/o a rischio, con tossicodipendenti, con prostitute o con persone risultate positive ai test dell’epatite, dell’ HIV e/o della lue sia in caso di rapporti etero od omosessuali (rapporti genitali, anali, orali).

Se è programmato un intervento chirurgico nel futuro prossimo sarebbe utile non donare se vi è un significativo rischio di perdita di sangue associata alla chirurgia.                                                                         Dopo un intervento chirurgico il periodo di sospensione dipende da una serie di fattori; questi includono la malattia per cui si è avuto l’intervento, il tipo di intervento e il periodo necessario ad un completo recupero. In linea generale devono passare almeno 7 giorni in caso di chirurgia minore e 4 mesi in caso di chirurgia maggiore.

I farmaci prescritti per abbassare il colesterolo non influiscono sulla idoneità a donare.

Devono trascorrere 4 mesi dalla colonscopia e sarà poi importante comunicare al medico selezionatore il motivo per cui è stata fatta l’indagine e l’esito dell’esame.

Per i trattamenti come la pulizia, otturazioni si può donare 48-72 ore dopo il trattamento. In caso di estrazione dentaria o impianto si può donare 7 giorni dopo la procedura (se sono stati prescritti antibiotici devono trascorrere 15 giorni dal termine dell’assunzione). In caso di innesto osseo e intervento chirurgico maggiore devono trascorrer 4 mesi.

La diarrea può essere dovuta a molteplici cause, abitualmente bisogna aspettare almeno 15 giorni dopo la cessazione. E’ buona norma discuterne con il medico selezionatore.

L’assunzione di droghe per qualsiasi via di introduzione comporta la non idoneità definitiva alla donazione. In caso di uso sporadico di “spinello” può donare 10 giorni dopo l’assunzione.

Se non ci sono complicanze della malattia diabetica e se il diabete è ben controllato con la dieta o i farmaci assunti per via orale si può donare. Se invece si assume insulina si è definitivamente sospesi.

Per poter donare sangue intero il valore minimo di emoglobina è per i maschi 13,5 gr e per le donne 12,5 gr.                                                                                                            Per poter donare plasma il valore minimo per i maschi è di 12,5 gr e per le donne 11,5 gr.

Se vi è stata diagnosticata una anemia o trovati livelli bassi di emoglobina è opportuno rivolgersi al medico curante per diagnosi ed eventuali cure e rinviare la donazione.

Se si è avuta l’epatite B e/o C si è permanentemente inidonei alla donazione. In caso di epatite A si può donare dopo un mese dalla guarigione e, in ogni caso, a normalizzazione degli esami di laboratorio.

In caso di convivenza sia abituale che occasionale con soggetti positivi per HbsAg/HCV vie è un’esclusione temporanea di 4 mesi dalla cessazione della convivenza.

Il DM 2 novembre 2015 indica chiaramente a quali esami di laboratorio il donatore viene sottoposto in occasione delle donazioni. Il medico responsabile della selezione del donatore può prescrivere ulteriori indagini, sia di laboratorio che strumentali, solo se finalizzate ad accertare l’idoneità alla donazione.

La consegna dei referti con modalità elettronica avviene secondo le modalità previste dalla legge (DPCM 8 agosto 2013) e queste NON consentono la posta elettronica personale.

Si può donare dai 18 ai 65 anni. Il donatore periodico, in buono stato di salute, può donare fino a 70 anni su giudizio del medico. Il nuovo donatore può essere accettato dai 18 ai 60 anni, fino a 65 su giudizio del medico.

Dipende dal farmaco e, soprattutto, dalla malattia per cui si assumono; pertanto si consiglia di chiedere personalmente al medico se si hanno dubbi in proposito.            Semplificando possiamo affermare che:                                                                                  – devono passare 15 giorni dall’ultima assunzione di un antibiotico o cortisonico prima di donare;

– devono passare 7 giorni dall’ultima assunzione di un antistaminico;                            – devono passare 5 giorni dall’ultima assunzione di aspirina o altro antidolorifico.

Devono trascorrere 4 mesi dall’esame. Ricordarsi di portare al medico selezionatore l’esito dell’esame e di eventuali prelievi bioptici fatti.

Le donne incinte sono temporaneamente sospese dalla donazione. Dopo il parto c’è un ulteriore periodo di sospensione di 6 mesi dalla data del parto.

Sì, a patto che le lesioni siano completamente scomparse.

Sì, a patto che le lesioni siano completamente scomparse.

No, dopo un infarto miocardico si è definitivamente sospesi dalla donazione.

Si può donare due settimane dopo la guarigione da un episodio influenzale o similinfluenzale.

3 mesi       tra donazione di sangue intero e sangue intero

1 mese     tra donazione di sangue intero e plasma/piastrine

14 giorni   tra plasma/piastrine e plasma/piastrine

Soggetti che hanno avuto la malaria non possono donare.                                                Soggetti che hanno viaggiato in zona malarica possono essere accettati come donatori se sono passati almeno 6 mesi dall’ultima visita in un’area a endemia malarica e se risultano negativi a un test immunologico per la ricerca di anticorpi anti-malarici.

Persone con malattie croniche non possono donare.

E’ preferibile attendere 3 giorni dal termine del ciclo.

Può donare 6 mesi dopo l’avvenuta guarigione

Dopo il parto c’è un periodo di sospensione di 6 mesi.

Per una donazione di sangue intero ed emocomponenti mediante aferesi il peso minimo è di 50 kg.

In caso di piercing o foratura dei lobi, si può donare 4 mesi dopo il piercing.

Sì, l’assunzione della pillola anticoncezionale non ha controindicazioni per la donazione.

Non si può donare finchè non si è in buono stato di salute.

No, l’esclusione dalla donazione è definitiva.

• Chi è sieropositivo per HIV
• Chi ha o ha avuto l’epatite B
• Chi ha o ha avuto l’epatite C
• Chi ha o ha avuto la sifilide
• Chi ha assunto droghe oppure farmaci non prescritti da un medico per via intramuscolare o endovenosa.

Devono trascorrere 4 mesi dal tatuaggio.

Una donazione di sangue intero dura dai 5 ai 12 minuti, ma ci vuole anche il tempo per compilare il questionario e per la visita medica.                                                            Una donazione di plasma richiede circa 45 minuti.                                                              Una donazione di piastrine richiede circa 60 minuti.

Su ogni unità donata vengono eseguiti: il gruppo sanguigno, l’emocromo, il test per la sifilide, per l’epatite B, l’epatite C, l’HIV e i test NAT per verificare la presenza dei virus.

Una volta l’anno vengono eseguiti gli esami per l’idoneità del donatore: glicemia, creatininemia, trigliceridi, colesterolo, ferritina, elettroforesi proteica.                          Al donatore vengono comunicati i risultati degli esami di laboratorio tramite invio postale entro un mese dalla donazione. Eventuali disguidi sono da imputarsi al servizio postale.

Tutte le donazioni di sangue vengono testate per i virus (HIV, epatite B, epatite C, ecc.) ma c’è un periodo di tempo in cui, nei test eseguiti su una persona appena infettata da un virus, tale infezione può non essere rilevabile (il cosiddetto “periodo finestra”). Per tale motivo una accurata e veritiera compilazione del questionario e un franco colloquio con il medico sono momenti essenziali della donazione.

Se asintomatico dopo 40 giorni.                                                                                              Se ha contratto il morbo di Lyme sospensione per 12 mesi.

Sospensione di 28 giorni dal ritorno da viaggi in USA, Canada e zone segnalate per WNV.

Sospensione di 28 giorni dal ritorno da zone segnalate per Zika virus.  Sospensione di un mese dal ritorno da zone con condizioni igieniche a rischio.

Sospensione di 6 mesi dal rientro da zone endemiche per malattie tropicali .              Sospensione di 6 mesi dal rientro da zone a rischio malarico e previa esecuzione del test per la ricerca di anticorpi anti-malarici.                                                                        Per chi è nato in Sudamerica, Centroamerica, per donatori la cui madre è nata in queste zone, per chi ha fatto viaggi in queste zone (anche una sola volta nella vita) la donazione è possibile solo dopo effettuazione di test sierologico per M. di Chagas con esito negativo.

Dipende dal tipo di vaccino. Quelli ottenuti da materiale “non vivo”, ricombinante o inattivati in genere richiedono una sospensione di 48 ore (vaccini per influenza, epatite A, meningococco,ecc.).

Il vaccino per l’epatite B comporta una sospensione di 7 giorni.                                      I vaccini a base di materiale vivo o attenuato comportano una sospensione di 4 settimane (vaccini per tubercolosi, morbillo, parotite, rosolia, polio, tifo e paratifo).

L’attuale legislazione non permette la donazione ai soggetti con storia di tumore anche se guariti. Possono essere accettati solo donatori con storia di carcinoma basocellulare o carcinoma in situ della cervice uterina dopo rimozione della neoplasia.

Sì ma dopo 4 mesi dalla trasfusione.