08 Lug
  • Da Felice Moscato
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Chiara Tommasini è la nuova presidente di CSVnet

Chiara Tommasini è la nuova presidente di CSVnet, l’associazione nazionale dei centri di servizio per il volontariato. Prima donna nella storia di CSVnet a ricoprire questo incarico, domenica 27 giugno è stata eletta dal nuovo consiglio direttivo eletto a sua volta dall’assemblea. Veronese, 46 anni, con una laurea in Economia e commercio, lavora per un gruppo assicurativo ed è volontaria da anni nel soccorso e nella protezione civile.

CSVnet ha di fronte due grandi sfide – afferma Chiara Tommasini –: da una parte il consolidamento di un sistema nazionale, che deve  trovare la sua dimensione di rete e dall’altra essere all’altezza di un mondo che con la pandemia è profondamente cambiato, mettendo alla prova il volontariato. Credo fortemente nel valore del lavoro di squadra: la nuova squadra di CSVnet è composta da persone che hanno obiettivi e mete condivise e che devono sentirsi parte di un ‘ecosistema’ più ampio, composto da tanti soggetti, a partire dai centri di servizio, la pubblica amministrazione, il mondo associativo e anche quello economico”.

Fra i temi su cui la nuova presidente ha annunciato che costruirà il nuovo programma di lavoro di CSVnet, la formazione, la cultura del volontariato, la digitalizzazione e la sostenibilità.

Nominati anche i due vice-presidenti, Luigi Paccosi – con incarico di vicario – e Simone Bucchi, nonché il tesoriere Piero Petrecca. Del consiglio fanno parte, oltre alla presidente, i due vice e il tesoriere anche Sergio Bonagura, Mauro Bornia, Maria Antonia Brigida, Giorgia Brugnettini, Paola Capoleva, Giorgio Casagranda, Casto Di Bonaventura, Lorenzo Gianfelice, Cristina Gonella, Claudio Latino, Maria Luisa Lunghi, Gianpiero Licinio, Ivan Nissoli, Andrea Pistono, Renzo Razzano, Leonardo Vita. I profili di tutti i consiglieri sono disponibili sul sito di CSVnet.

La direzione di CSVnet è stata affidata da inizio giugno ad Alessandro Seminati, esperto di gestione e organizzazione degli enti non profit con una lunga esperienza professionale ventennale nel mondo dei Centri di servizio per il volontariato.

Nel suo ultimo intervento da presidente di CSVnet Stefano Tabò ha ricordato con commozione le tappe più importanti del suo lungo mandato.

“Oggi passo il testimone nella convinzione che l’associazione sia entrata nella fase della maturità” – ha detto Tabò -. Abbiamo lavorato tanto, sono stati anni eccezionali di approfondimento, riflessione che ci ha visti impegnati, nel mio primo mandato, in un confronto intenso sulla nostra identità, mentre il secondo e terzo triennio ci ha visti coinvolti soprattutto nella scrittura e nell’applicazione del codice che ha portato poi al percorso di accreditamento dei Csv.

“Nel 2011 mi spinsi a proporre una maggiore collaborazione con gli altri attori importanti per il mondo del volontariato in una logica di alleanza e gli interventi dei nostri ospiti dimostrano che il cammino è compiuto” ha spiegato il presidente.

Anche sulla riforma abbiamo dimostrato di aver anticipato i tempi e siamo stati capaci di portare un contributo proprio perché non siamo arrivati sprovveduti.

“Consegniamo tutti noi, non solo il sottoscritto, “una casa comune”, un sistema plurale che comprende e rispetta tutte le aspirazioni e tutti i settori d’intervento del volontariato italiano, capace di vincere sfide e di superarne di nuove come l’ampliamento della governance dei Csv a tutto il terzo settore”

L’augurio di buon lavoro alla nuova governance di CSVnet è stato rivolto nel corso dell’assemblea di ieri anche dal presidente dell’associazione delle Fondazioni di origine bancaria (Acri) Francesco Profumo, dal segretario generale della Fondazione Onc – l’organismo di controllo dei Csv – Massimo Giusti e dalla portavoce del Forum nazionale del Terzo settore Claudia Fiaschi .

FONTE: CSV Net